“Il calcio è solo calcio”. Senza alcun dubbio è la frase più usata dai detrattori di questo sport, con tante varianti, come gli undici uomini in mutande che corrono dietro ad una palla nel fango, o uno sport che plagia le persone e le distoglie dalle cose più serie. Insomma, è comune che il calcio venga molto denigrato, a causa anche dell’orbita (economica) attorno a cui ruota.
Sacchi, un maestro del calcio, definì questo gioco come: “La cosa più importante delle cose non importanti“. Abbastanza un paradosso, ma di fatto il calcio spesso va oltre: i tifosi vivono per un gol, per la propria squadra, cambiano il proprio umore a seconda delle “situazioni” in cui riversa la squadra. Un gol cambia un’intera settimana.
Però non è tutto fine a se stesso. Questo sport è anche letteratura, filosofia, fisica, è un microcosmo in cui si racchiudono umori, specchi della società ma anche arte, romanticismo, politica. Il calcio è parte della cultura di una società, di una nazione, e questi permea a livello storico, in tante situazioni politiche e letterarie.

Però non è tutto fine a se stesso. Questo sport è anche letteratura, filosofia, fisica, è un microcosmo in cui si racchiudono umori, specchi della società ma anche arte, romanticismo, politica. Il calcio è parte della cultura di una società, di una nazione, e questi permea a livello storico, in tante situazioni politiche e letterarie.